Le misce­le sono pro­get­ta­te e rea­liz­za­te da esper­ti mastri tosta­to­ri e pro­ven­go­no dal­le ter­re del Bra­si­le, dal­le sto­ri­che pian­ta­gio­ni del­l’E­tio­pia e del­l’­Hon­du­ras, dal­la spi­ri­tua­le India e dal­la calien­te Colombia.
La nostra mis­sion con­si­ste nel­la sele­zio­ne pecu­lia­re e la misce­la­tu­ra pon­de­ra­ta dei valo­ri tona­li bilan­cia­ti apprez­za­bi­li nel­la degustazione.
Gra­zie a spe­ci­fi­che cur­ve di tosta­tu­ra che esal­ta­no le carat­te­ri­sti­che aro­ma­ti­che e le qua­li­tà orga­no­let­ti­che di ori­gi­ne di caf­fè ver­de, abbia­mo svi­lup­pa­to pre­zio­se misce­le di qua­li­tà, per­fet­ta­men­te equi­li­bra­te con aro­mi uni­ci e particolari.
L’am­pia scel­ta di gam­ma per­met­te ai pro­fes­sio­ni­sti, così come i gour­met, di ritro­va­re sem­pre il chic­co per­fet­to per ogni occa­sio­ne. Anno dopo anno, sta­gio­ne dopo sta­gio­ne, il nostro mastro tosta­to­re dosa con espe­rien­za e sag­gez­za le dif­fe­ren­ti varie­tà di caf­fè ver­de in modo da garan­ti­re il gusto incon­fon­di­bi­le del­le qua­li­tà Caf­fè Marcelletti.

Per rea­liz­za­re le nostre misce­le uti­liz­zia­mo una tosta­tri­ce di ulti­ma gene­ra­zio­ne che svi­lup­pa bas­se emis­sio­ni e ha un ridot­to impat­to ambien­ta­le. Il pro­ces­so di tosta­tu­ra con­si­ste nel por­ta­re i chic­chi di caf­fè a tem­pe­ra­tu­re mol­to ele­va­te con pic­co di 220° per cir­ca 17 minu­ti. Nel cor­so del­le fasi di tosta­tu­ra il caf­fè ver­de subi­sce del­le tra­sfor­ma­zio­ni chi­mi­che impor­tan­ti, venen­do­si a for­ma­re ben 800 sostan­ze respon­sa­bi­li del gusto e del­l’a­ro­ma del caf­fè. Dopo una pri­ma fase di scam­bio di calo­re i chic­chi ini­zia­no ad assu­me­re un colo­re dora­to ed ini­zia a for­mar­si il pro­fu­mo di tostato.

Nel­la fase suc­ces­si­va, a segui­to del­l’au­men­to del­la tem­pe­ra­tu­ra, essi diven­ta­no man mano più scu­ri e per­do­no il 18–20% del loro peso. La den­si­tà del chic­co dimi­nui­sce e comin­cia a per­de­re ani­dri­de car­bo­ni­ca (pro­ces­so che con­ti­nua anche nei gior­ni suc­ces­si­vi la tosta­tu­ra), feno­me­no che ne fa aumen­ta­re il volume.
Una vol­ta rag­giun­to il gra­do di tosta­tu­ra otti­ma­le il caf­fè vie­ne imme­dia­ta­men­te raf­fred­da­to per evi­ta­re che con­ti­nui la com­bu­stio­ne. Infi­ne, dopo la tosta­tu­ra, il caf­fè vie­ne lascia­to ripo­sa­re per alcu­ni gior­ni in appo­si­ti silos pri­ma di esse­re con­fe­zio­na­to per la distribuzione.